Questo incantevole borgo è arroccato su uno scuro sperone di roccia di 70 metri, che precipita nelle acque del mare in uno dei tratti più spettacolari della costa delle Cinque Terre. Le sue tipiche case, alte e addossate le une alle altre, ravvivano vicoli e scalinate con le loro vivaci tinte pastello.
Il fascino particolare di, tutti questi colori venne fissato su tela dai pittori Llewelyn Lloyd e Antonio Discovolo, a cui è intitolata la via centrale del paese. Sembra che Manarola derivi il suo nome da Manium arula, cioè tempio dedicato ai Mani, le anime dei morti.
Ma l'origine della cittadella fu il "vicus romanus", più in alto di Volastra, vicino borgo montano. Manarola ha una chiesa in stile gotico-ligure del 1338 e a Volastra, al termine di una mulattiera fra le più suggestive della costa, è venerata dal secolo X la Madonna della Salute, nel santuario omonimo.
Da qui e dal Monte Capri, la cima più elevata di questi contrafforti appenninici, la vista si apre sul golfo sottostante che è stato chiamato "Seno (o corpo) di Venere".
Manarola e collegata a Riomaggiore dalla romantica "Via dell'Amore", interamente scavata nella parete rocciosa e percorribile solo a piedi.