La Spezia : Santuario Nostra Signora della Neve (La Spezia). Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare in Provincia di La-Spezia.
A breve distanza dalla porta Biassa, fuori delle mura di La Spezia, e precisamente in riva all'antico torrente detto "la Lagora" esisteva in una piccola casa colonica un dipinto, collocato su legno, rappresentante la Beatissima Vergine. Era questo il quadro prodigioso di Nostra Signora della Neve.
Un giorno la Lagora straripò per la pioggia copiosa e invase la casa dove era la sacra immagine. Mentre tutto veniva allagato e travolto, un oggetto solo rimase intatto ed incolume: l'immagine di N.S. della Neve, calma e sorridente come stella del mattino. Tutti gridarono al miracolo e dettero inizio alla costruzione di un'ampia e devota chiesuola, sulla cui facciata era scritto: ((Questo Santuario è sorto per la devozione del popolo della Spezia)) (settembre 1595). Tale Chiesa fu abbandonata nel 1864 perché inclusa nell'area dell'Arsenale marittimo. Il quadro della Madonna venne accolto provvisoriamente nella Chiesa Abbaziale di Santa Maria Assunta e consegnato ai Figli di San Giovanni Bosco il 2 luglio 1881. Questi dedicarono, per espressa volontà del Beato Michele Rua, l'attuale chiesa basilicale alla devozione di N.S. della Neve.
L'architetto G. Ferrari d'Orsara prese l'ispirazione dalle linee della Basilica di Santa Prassede in Roma, del secolo IX, ne variò la pianta e trasse decorazioni dai più celebri templi come Santa Sofia in Costantinopoli e San Vitale in Ravenna. Le tre navate con soffitto a cassettoni sono divise da pilastri in muratura e tramezzati ad ogni campata da due colonne di marmo rosso di Verona e capitello e pulvino di stile bizantino.
Le pareti della navata centrale, coperte di pitture bizantine, comunicano con le navate laterali, nella parte superiore, mediante vani arcuati, sostenuti da eleganti colonnette a capitello e pulvino di squisita fattura.
Il pulpito, in pietra chiara, a lucido, con scritture ed emblemi, è sorretto da colonne di marmo rosso di Verona. La facciata del tempio decorata di mosaici e ricca di ornamentazioni nelle cornici, nelle parti laterali e in modo particolare nel protiro alla porta principale è un gioiello di architettura. La Chiesa venne portata a termine in tre anni e venne consacrata il 27 aprile 1901 e divenne sede parrocchiale il 23 febbraio 1910. La prodigiosa Immagine venne incoronata solennemente per autorità e nel nome del Papa Pio XII il 9 novembre 1952.
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