50 anni fa viene inaugurato il Museo Archeologico Nazionale di Luni, primo Museo Nazionale della Liguria. La mostra ripercorre la storia delle ricerche e la nascita del museo, dalla creazione dell'Antiquarium fino all'attuale allestimento. Fotografie, documenti, inventari,reperti escono da archivi e magazzini per raccontare come - e perche - un sito archeologico diventa sistema museale. La ricerca archeologica si compie a Luni ininterrottamente, dagli anni '50 del secolo scorso ai giorni nostri. II tessuto indispensabile per questa attività è costituito dalla tutela e dalla conoscenza del territorio, che insieme alla conservazione formano la trama e l'ordito, inscindibili, per ogni ulteriore intervento. Le azioni di tutela partono prestissimo. I primi vincoli si appongono nel1923, ai sensi della Legge 364 del 1909. Si ampliano a più riprese, fra il1952 e il 1966, con la nuova Legge 1089 del 1939. Sono tutelate l'area urbana della città e parte del suburbio orientale con l'anfiteatro, Le necropoli e il mausoleo, l'asse del decumano massimo in uscita dalla porta urbica orientale. 'Una nuova stagione di tutela si avvia nel 1973, anche in sinergia con il comune di Ortonovo che individua un'ampia zona-filtro di rispetto agricolo-archeologico nei suburbi del vasto ager lunensis. Espropri e prelazioni di terreni e immobili assicurano al Demanio della Stato oltre la meta dell'area urbana antica. Ricerca archeologica programmata e conservazione consentono, a partire dagli anni '70 del secolo scorso, di delineare la fisionomia urbana e sociale di Luna: da fondazione coloniaria strategica per completare la conquista dell'Italia nord-occidentale a splendida civitas, città Imperiale e grande porto commerciale dell'alto Tirreno, porta occidentale della regio VII Etruria, capitale del marmo esportato in Italia e in tutte le province dell'impero. Così si scoprono gli edifici pubblici, civili e religiosi, gli edifici da spettacolo, le ricche domus, le decorazioni architettoniche, la statuaria e la ritrattistica, ufficiale e privata. La città rivive nei nuovi allestimenti del Sistema Museale, inaugurato trent'anni dopo il Museo Archeologico Nazionale, secondo un percorso policentrico che lega i nuclei espositivi ai diversi settori di scavo indagati. La ricerca degli ultimi vent'anni si è avvalsa di importanti risorse finanziarie con progetti speciali che hanno consentito di impostare un nuovo programma di indagini, anche analitiche e strumentali, i cui esiti, resi noti in diverse sedi, hanno focalizzato il panorama tardo antico e altomedievale di Luni che dal V secolo d.C. diventa polo della fede cristiana e centro della vasta Diocesi di Lunigiana.